08 Gennaio

HEALTHCARE

COVID-19: il Ministero della salute dà il via libera (parziale) ai test rapidi antigenici

08/01/2021

In considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche e delle indicazioni pubblicate dal Centro Europeo per la prevenzione e il Controllo delle malattie, il Ministero della salute - Direzione generale della prevenzione sanitaria ha fornito aggiornamenti sulla definizione di caso COVID-19 ai fini della sorveglianza e sulla strategia di testing e screening.

Dopo aver individuato i criteri (clinici, radiologici, di laboratori e epidemiologici) per la definizione di un caso COVID-19, con la nuova circolare il Ministero della salute, pur ribadendo che il test molecolare rappresenta il “gold standard internazionale per la diagnosi da COVID-19, riconosce che i test antigenici rapidi di ultima generazione hanno dimostrato di avere sensibilità e specificità quasi sovrapponibile a quelle del test molecolare, rappresentandone una valida alternativa.

La circolare contempla anche l’impiego dei test antigenici rapidi di prima e seconda generazione, i cui risultati vanno interpretati in base alla situazione epidemiologica della popolazione. In particolare, vengono indicati i contesti in cui può essere considerato l’uso di detti test nelle persone con sintomi (nei quali il test antigenico rapido va effettuato il più presto possibile e in ogni caso entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi), nonché i casi in cui può essere raccomandato l’uso di detti test nelle persone senza sintomi (anche in tali situazioni, il test va eseguito prima possibile e comunque entro 7 giorni dall’ultimi esposizione).

Viene poi specificato che gli esiti dei test antigenici, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento e in caso di risultati discordanti tra il test antigenico e il test molecolare, eseguiti entro un intervallo di tempo breve, il risultato di quest’ultimo prevale su quello del test antigenico e i dati comunicati al sistema di sorveglianza andranno modificati di conseguenza.

Infine, il Ministero sottolinea che alle persone positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico oppure con test molecolare, trovano applicazione le medesime misure contumaciali previste nel caso di test molecolare positivo e restano, pertanto, valide tutte le misure previste dalla precedente circolare n. 32850 del 12.10.2020 per la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena.