04 Dicembre

LAVORO

Pubblicata la Direttiva europea sul whistleblowing: novità in vista per privati e enti pubblici

04/12/2019

Il 26 novembre 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio “riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione”, con lo scopo di rafforzare l’applicazione del diritto e delle politiche dell’Unione Europea in specifici settori ritenuti sensibili (ad esempio appalti pubblici, tutela dell’ambiente, salute pubblica, tutela dei consumatori e privacy) stabilendo norme minime comuni per tutti gli Stati membri volte a garantire un elevato livello di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (whistleblower), con particolare riguardo a coloro che acquisiscono notizie di illeciti nel contesto lavorativo, di aziende private e pubbliche, anche se il rapporto di lavoro è terminato e perfino in fase di selezione pre-assuntiva, sollecitando gli Stati a adottare regole specifiche che promuovano prioritariamente l’adozione, da parte delle aziende private e degli enti pubblici, di canali interni di segnalazione degli illeciti, con obbligo per le aziende del settore privato con almeno 50 dipendenti di avere sempre almeno un canale interno di segnalazione. La Direttiva contiene inoltre alcune importanti regole di raccordo tra la tutela accordata al whistleblower e la protezione dei dati personali, sia del soggetto segnalante sia della personale segnalata, richiamando espressamente il Regolamento UE 2016/679 (GDPR). Si prevede un periodo transitorio entro il quale gli Stati dovranno adeguare i propri ordinamenti, fissato in via generale al 17 dicembre 2021, mentre le aziende private con più di 50 dipendenti avranno tempo fino al 17 dicembre 2023 per introdurre e/o adeguare i propri sistemi interni di segnalazione.