01 Ottobre

LAVORO

Appalti pubblici e limiti al subappalto: la Corte di Giustizia Europea dichiara illegittima la normativa italiana sui limiti percentuali

01/10/2019

La Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 26 settembre 2019 (C-63/18), ha dichiarato illegittima per contrasto con la normativa comunitaria la disciplina italiana in tema di appalti pubblici nella parte in cui limita la possibilità per i costruttori di assegnare ad altre imprese parte dell’attività di cantiere entro certi limiti percentuali predefiniti (attualmente il 40%, in esito al Decreto Legge n. 32/2019). Con la pronuncia in commento la Corte ha affermato che si pone in contrasto con la direttiva europea qualsiasi limite che vieti in modo generale ed astratto il ricorso al subappalto oltre una percentuale fissa del valore dell’appalto pubblico. Il Governo Italiano, in sede di giudizio, ha inteso giustificare la propria posizione con la finalità di evitare infiltrazioni mafiose: tale tesi è stata ritenuta dalla Corte non pertinente, tenuto conto che il legislatore italiano dispone di altre soluzioni per il contrasto alla criminalità, atteso che “l’ordinamento italiano già prevede numerose attività interdittive espressamente finalizzate ad impedire l’accesso alle gare pubbliche alle imprese di sospettabile condizionamento mafioso”, essendo inoltre priva di pregio l’eccezione sollevata dal Governo secondo cui, spesso, i controlli della P.A. risultano inefficaci.