12 Ottobre

LAVORO

Cassazione lavoro: in sede disciplinare non sussiste il diritto del lavoratore di accedere alla documentazione aziendale

12/10/2017

Con sentenza n. 23408 del 6 ottobre 2017, la Corte di Cassazione ha affermato che non esiste alcun obbligo per il datore di lavoro, nell’ambito di una procedura disciplinare ex art. 7 della legge n. 300/1970, di consentire al dipendente l’accesso alla documentazione sulla quale poggiano gli addebiti contestati, ciò in quanto in assenza di una specifica previsione normativa e in applicazione dei generali principi di correttezza e buona fede, l’eventuale richiesta del lavoratore di accesso ai documenti aziendali deve essere intanto “qualificata”, nel senso che l’accesso alla documentazione deve esser assolutamente necessario al fine di  poter rendere le giustificazioni, fermo restando che è sempre il datore di lavoro che deve valutare se, in ipotesi, l’eventuale diniego di accesso ai documenti non possa recare una ingiustificata lesione del diritto di difesa del dipendente. La Cassazione ricorda che il dettato normativo dello Statuto dei lavoratori impone al datore di lavoro che intende muovere una contestazione disciplinare soltanto di esporre dettagliatamente e comprensibilmente i fatti all’origine del provvedimento, senza alcun obbligo di mostrare e/o richiamare specificamente la documentazione sulla base della quale si contesta l’addebito.