13 Aprile

HEALTHCARE

Pay back farmaci innovativi: la norma non è incostituzionale

13/04/2017

La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 5, co. 3, lett. a), d.l. 159/2007, nella parte in cui attribuisce l’obbligo di ripianare il superamento del tetto della spesa farmaceutica imputabile al fondo per l’acquisto di farmaci innovativi a carico delle aziende titolari di AIC di medicinali non innovativi coperti da brevetto.

Ricordiamo che il TAR Lazio (nell’ambito di un giudizio promosso contro il ripiano del tetto di spesa territoriale per l’anno 2013) aveva sollevato la questione, interrogandosi sulla compatibilità della norma in esame con l’art. 3 della Costituzione nella parte in cui assegna il suddetto obbligo di ripiano a carico di imprese operanti in un diverso comparto, anziché su quelle produttrici di farmaci innovativi, ovvero sulla fiscalità generale, essendo poi le imprese vincolate al rispetto del tetto di spesa (budget) assegnato annualmente dall’Aifa.

La Corte, evidenziando che la finalità perseguita dalla norma è quella di favorire lo sviluppo e la disponibilità dei farmaci innovativi, in un contesto di risorse limitate, ha, tuttavia, ritenuto la norma non irragionevole e conforme ai principi costituzionali operando un proporzionato bilanciamento tra le esigenze di diffusione e promozione dell’innovazione farmaceutica e quelle di razionalizzazione e contenimento della spesa sanitaria realizzato dalla censurata disposizione, attraverso la compressione dei margini di ricavo ottenibili dalle aziende produttrici di farmaci non innovativi coperti da brevetto (Corte Costituzionale, sent. n. 70 del 7 aprile 2017).