20 Ottobre

HEALTHCARE

La fissazione di prezzi uniformi per la vendita di medicinali soggetti a prescrizione lede la concorrenza tra Stati membri

20/10/2016

Con sentenza del 19 ottobre 2016, la Corte di Giustizia UE ha dichiarato in contrasto con il principio di libera circolazione delle merci e con il divieto di restrizione all’importazione tra gli Stati membri di cui all’art. 34 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE ) la norma tedesca che prevede la fissazione di prezzi uniformi per la vendita da parte delle farmacie di medicinali soggetti a prescrizione medica, in quanto colpisce maggiormente le farmacie stabilite in un diverso Stato membro rispetto a quelle che hanno sede nel territorio tedesco, potendo le prime accedere al mercato tedesco solo tramite la vendita per corrispondenza (non più vietata in Germania) e, così, far leva unicamente sul prezzo per essere competitive rispetto alle farmacie tradizionali.

Né la norma tedesca in questione può essere giustificata alla luce dell’obiettivo della tutela della salute e della vita delle persone, ai sensi dell’art. 36 TFUE cit., non essendo dimostrato che tale normativa sia idonea a conseguire gli obiettivi di assicurare alla popolazione tedesca un approvvigionamento di medicinali sicuro e di qualità e, al contrario, dovendosi ritenere che una maggiore concorrenza sui prezzi tra le farmacie consentirebbe di garantire una migliore distribuzione geografica delle farmacie tradizionali, nonché uno sviluppo, da parte delle stesse, di altri servizi (quali consulenze individuali al paziente, fornitura dei medicinali in caso di urgenza, preparazione di medicinali su ricetta, ecc.) atti a mantenerle competitive.