28 Settembre

CIVILE E COMMERCIALE

Diritto di famiglia: ha diritto al risarcimento del danno non patrimoniale la vittima di PAS (sindrome da alienazione parentale)

28/09/2016

La Suprema Corte, con la sentenza n. 18475/2015, si è pronunciata sulla PAS (sindrome da alienazione parentale) affermando che la condotta posta in essere dal coniuge, finalizzata ad un programmatico allontanamento del figlio nei confronti dell’ex coniuge, integra una lesione del diritto personale alla genitorialità, costituzionalmente garantito dagli art. 2 e 29 Cost.. Ne consegue il diritto del genitore vittima di PAS al risarcimento del danno non patrimoniale da liquidarsi facendo uso dei criteri di carattere equitativo comunque ancorati a parametri razionali che possono essere individuati, in concreto, in base alla gravità dei fatti, alla durata temporale degli stessi nonché ai rapporti tra le parti, alla loro personalità, all’età e alle condizioni socio-culturali (nel caso in esame la sez. I della Suprema Corte ha condannato la madre al risarcimento di € 20.000 per aver posto in essere una condotta denigratoria, produttiva di alienazione parentale in danno all’ex coniuge).