HEALTHCARE
Il ripiano della spesa farmaceutica per gli anni 2013-2015 (pay back) esce dal vaglio dei Giudici Amministrativi con la conferma della sospensione del pagamento delle somme provvisoriamente addebitate alle imprese e con una precisa richiesta istruttoria ad Aifa: predisporre e depositare entro il 31 marzo 2017 una dettagliata relazione istruttoria fondata sulle singole posizioni di ciascuna azienda e secondo un iter coerente ai principi del contraddittorio e della partecipazione della parte al procedimento. Le udienze di merito sono fissate al luglio 2017.
Più in particolare, con numerose ordinanze pronunciate ieri (14 settembre) il Tar del Lazio ha sospeso l’obbligo per le aziende di versare gli importi di pay-back provvisoriamente richiesti dall’Agenzia in esecuzione di quanto disposto dall’art. 21 del d.l. 113/2016 (c.d. decreto enti locali) confermando, in buona sostanza, i decreti presidenziali emanati ai primi di agosto e, così, sospendendo il pagamento delle somme richieste da Aifa in misura maggiore di quelle eventualmente iscritte e accantonate in bilancio o della somma risultante dai dati posseduti dall’azienda.
In altre parole, il Tar ha accolto le censure mosse da molte imprese farmaceutiche in merito alle immotivate richieste di restituzione di consistenti importi a titolo di pay back, disponendo a carico di Aifa l’obbligo di dare conto delle modalità dei calcoli effettuati, dei dati e dei documenti su cui tali calcoli si sarebbero basati e, così, in una parola, di motivare pienamente la congruità degli importi richiesti.
Le ordinanze sono estremamente importanti in quanto il Giudice Amministrativo ha ordinato all’Amministrazione di operare in modo motivato e documentato, consentendo altresì alle imprese di partecipare al procedimento e di avanzare i propri eventuali rilievi critici.