21 Giugno

HEALTHCARE

Governo del comportamento prescrittivo: il Consiglio di Stato chiarisce i limiti dei poteri regionali

21/06/2019

Le Regioni e le ASL possono svolgere, nell’ambito di politiche di razionalizzazione della spesa farmaceutica, una funzione di orientamento del comportamento prescrittivo, purchè siano rispettati i limiti posti a tutela della garanzia di uniformità dei l.e.a. e dell’autonomia decisionale del medico sotto il profilo dell’appropriatezza terapeutica.

Lo ribadisce il Consiglio di Stato con sentenza n. 3330 del 2019, che ha giudicato legittima la direttiva di una ASL che, senza imporre rigidi obiettivi di conformità e/o sanzioni in caso di scostamento, si limita a richiedere al medico di motivare la scelta terapeutica in favore di un medicinale con costo più elevato e di darne comunicazione in via amministrativa per mere finalità di monitoraggio.

Secondo i Giudici di Palazzo Spada, tali oneri procedimentali non sono irragionevoli e non mortificano l’autonomia decisionale del medico prescrittore, anzi ne esaltano il ruolo, in un’ottica di coerenza con i principi di trasparenza e tutela della salute.