HEALTHCARE
Il Governo ha varato un disegno di legge per regolamentare
l'intelligenza artificiale (IA). L'obiettivo perseguito è quello di sfruttare
al meglio i vantaggi assicurati dall’intelligenza artificiale per migliorare la
vita delle persone e garantire uno sviluppo sicuro e responsabile, mirando a
stabilire norme che assicurino equilibrio tra i benefici delle nuove tecnologie
e i rischi associati al loro uso improprio o dannoso. Il progetto introduce
anche principi generali e specifiche disposizioni per sostenere l'uso delle
nuove tecnologie per migliorare la vita dei cittadini e promuovere la coesione
sociale, con un'attenzione alla gestione del rischio basata su una prospettiva
centrata sull'uomo.
Le norme del Ddl si concentrano su cinque aree: strategia nazionale, autorità nazionali, promozione, diritto d'autore e sanzioni penali. Si prevede una delega al governo per allineare la normativa nazionale con il Regolamento UE, ad esempio, per l'educazione dei cittadini sull'IA e la formazione professionale nonché per la revisione delle leggi penali relative all'uso improprio dei sistemi di IA.
Il Disegno di legge si occupa anche di IA in ambito prettamente sanitario, vietando discriminazioni nell'accesso ai servizi sanitari e garantendo il diritto di essere informati sull'uso dell'IA. L'IA è promossa a fini di inclusione e accessibilità delle persone con disabilità, senza compromettere la decisione medica, prescrivendo che i sistemi e i dati debbano essere affidabili e aggiornati per minimizzare gli errori.
Il Disegno di Legge dichiara, inoltre, di interesse pubblico la gestione dei dati da parte di enti non profit impegnati in ricerca terapeutica e farmacologica con utilizzo dell'IA.
Si prevedono, inoltre, norme sul fascicolo sanitario elettronico e la sanità digitale ed è istituita una piattaforma IA, gestita da Agenas, idonea a supportare l'assistenza sanitaria territoriale. La piattaforma offrirà assistenza ai professionisti sanitari per la gestione della popolazione assistita, supportando i medici nella loro pratica clinica quotidiana con suggerimenti non obbligatori e facilitando l'accesso dei pazienti ai servizi delle Case di Comunità.