04 Marzo

HEALTHCARE

Vendita a distanza di medicinali: è lecito il sito web che si limita a mettere in contatto clienti e farmacisti

04/03/2024

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiamata a pronunciarsi, da un lato, sui servizi offerti della società dell’informazione e, dall’altro, sulla vendita a distanza di medicinali, ha chiarito le condizioni in presenza delle quali uno Stato membro può vietare il servizio fornito da un sito web che mette in contatto farmacisti e clienti.

La domanda di pronuncia pregiudiziale riguardava l’interpretazione della direttiva 98/34/CE e dell’art. 85 quater dir. 2001/83 (secondo cui la vendita a distanza di medicinali può essere effettuata solamente da soggetti legittimati a fornire farmaci al pubblico) ed era stata sollevata nell’ambito di un giudizio relativo alla legittimità del servizio fornito da un sito internet che consentiva di acquistare, dai siti web delle farmacie aderenti, medicinali non soggetti a prescrizione medica. In particolare, attraverso il sito web in questione, il cliente selezionava il medicinale da acquistare, l’ordine veniva poi trasmesso alle farmacie ospitate dal sito web e il pagamento del prezzo di acquisto avveniva su un apposito conto attraverso un sistema unico comune a tutte le farmacie.

Secondo la Corte UE, l’art. 85 quater deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri possono vietare la fornitura di un simile servizio, qualora risulti, tenuto conto delle circostanze concrete, che il prestatore del servizio procede esso stesso alla vendita di medicinali senza esservi autorizzato o legittimato dalla normativa dello Stato membro in cui è stabilito.

Gli Stati membri non possono, invece, vietare il servizio fornito da un sito web che si limita a mettere in contatto farmacisti e clienti (sentenza del 29 febbraio 2024, nella causa C-606/21).